Tornando a Gustav…

Quando la mia vacanza estiva a Toblach (Dobbiaco) coincise con le settimane mahleriane di musica, non avrei mai pensato di dedicare al compositore boemo un Itinerario del Sentimento.
Dopo nove anni invece la storia e la musica di Mahler hanno animato una serata in Locanda che ha richiamato un pubblico attento ed emotivamente coinvolto.C’era anche da fare una scelta sul racconto di vita di un uomo oltreché di un compositore e pertanto alcuni aspetti del suo complicato rapporto con la moglie Alma, sono stati solo accennati perché prevalesse la dimensione più alta della sua “soffertissima” musica. 🎼
L’opera di Mahler ci cattura, “ci sfugge”, turba e placa, sconvolge e fa sorridere: in musica Mahler ci parla dei nostri conflitti e ci presenta il mondo e l’uomo.
In musica allora “accettazione e rivolta, compassione e derisione, bellezza e non, fede, dubbio, lirismo e violenza, sublime e quotidiano, eroismo etico e confidenza intima.”
Le sue composizioni allora diventano più personali e più universali, specchio preciso delle fragilità dell’uomo del ventesimo secolo.
La sensazione che si ha in definitiva è di trovarsi a navigare con Mahler un grande fiume che raccoglie tortuosi affluenti dalle acque torbide e dai nomi vari ma certo alla foce tutto ciò si convertirà nella purezza di un primordiale Oceano infinito.

Tiziana Gubbini

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