A venti giorni dalla chiusura della Rassegna Nazionale “Campaniliana”, l’Associazione Culturale “Sentieri dell’anima” ha voluto ricordare il grande intellettuale del Novecento con l’evento “Achille Campanile… sul serio”, dedicata agli aspetti meno noti della produzione dello scrittore. Un ambiente intimo, illuminato da luce soffusa, in cui sembra respirare l’atmosfera che doveva vagheggiare negli antichi salotti letterari. Questa la sede dell’Associazione “Sentieri dell’anima”, presieduta da Tiziana Gubbini, che ha voluto omaggiare la penna prolifica di Achille Campanile, a quarant’anni dalla morte, con una serata di immersione diretta nei testi e di riflessione di critica letteraria sull’opera campaniliana. Tutti esauriti i posti a sedere, con oltre venticinque persone ad “affollare” la splendida sala teatro di tanti viaggi sentimentali. Una sfida che si presentava ardua dopo i nove giorni della Rassegna Nazionale “Campaniliana”, nei quali si è tentato di proporre una prospettiva più ampia sulla figura di Campanile, al di là della solita etichetta di umorista, che è stata interamente vinta dall’evento “Achille Campanile… sul serio”. Nel sabato pomeriggio del salotto veliterno l’indagine si è spostata sulla produzione meno conosciuta dell’intellettuale, quella che, alla pari della più fortunata – dominata dalla vena umoristica (e non dall’avena, per riprendere una delle definizioni campaniliane del Dizionario letterario lette nel corso della serata) ¬, coglie ispirazione dalla quotidianità per incrociare, all’angolo della strada, la poesia. Questo aspetto di un Campanile che canta in prosa, come un antico aedo di età omerica (e del resto lo stesso scrittore autorizza il parallelo quando rivendicava la sua somiglianza al padre degli scrittori, conteso tra undici città, com’egli era reclamato da Velletri e Lariano), ha ricevuto un rilievo assoluto grazie alle letture dell’attrice Betty Bianchini, che ha interpretato i non semplici testi restituendo con la sua voce l’intensità che governa ogni pagina campaniliana, costruita con un lessico semplice e al tempo stesso pervasivo, capace di evocare attraverso la descrizione di una qualunque mattina in città, volutamente senza nome, una realtà insieme particolare e universale, che ciascuno riesce a sentire come personale. La vaghezza di alcuni passi dell’opera di Campanile, intesa sia come indeterminatezza sia come componente prettamente poetica, è stata sottolineata dagli interventi del Dottor Rocco Della Corte, il quale, interponendosi alla lettura dei testi, ha indicato alcuni spunti di esegesi in direzione storico-letteraria, tanto più preziosi perché in grado di approfondire le relazioni letterarie con altri autori novecenteschi (come Pasolini o Bianciardi), con un ampliamento rispetto al consueto rimando a Pirandello e Ionesco, senza sottrarre agli ascoltatori terreno per riflettere sulle tematiche sollevate dallo scrittore. A emergere, infatti, in una scaletta di letture molto equilibrata, tra passi “seri” e faceti e tra brani conosciuti e meno noti, è stato un Campanile saturnino, a volte nostalgico, ma in grado di toccare argomenti di solito considerati tabù, la morte, il suicidio, le rivalità letterarie, la distruzione, la fretta di vivere, le ambiguità e la ricchezza del linguaggio, trasmettendo un senso di vertigine e di emozione. In chiusura la presidente dell’Associazione “Sentieri dell’anima” ha consegnato al figlio di Achille Campanile, Gaetano, una cornice contenente la locandina a ricordo della serata, facendo poi seguire un momento conviviale di scambio tra i presenti davanti a tè e biscottini al vino. Per l’evento “Achille Campanile… sul serio”, patrocinato dal Comune di Velletri, visto il successo e la qualità della proposta culturale, decisamente di livello, è prevista una replica che si terrà domenica 26 novembre e si preannuncia di una eguale temperatura emotiva, in grado di solleticare corpo e mente. Si ringraziano Elena Vitale e Tiziana Gubbini per la parte delle degustazioni, Ivano Stocchi per la collaborazione all’organizzazione, Valentina Leone per le foto e l’articolo, Serena Squanquerillo per le riprese video e le foto. Grazie alla famiglia Campanile per la gradita partecipazione.
La replica si terrà domenica 26 novembre alle ore 17.
Di seguito alcune immagini della serata.